Spesso accade che i ragazzi, nel periodo dell’adolescenza, abbiano delle "battute di arresto" che si manifestano con improvvisi crolli scolastici, chiusura e ritiro apparentemente immotivati, tristezza e apatia, perdita di interesse per il futuro, scatti d'ira e aggressività, comportamenti eccessivamente euforici e disinibiti, condotte a rischio come abuso di alcolici e uso di sostanze.
Nella maggior parte dei casi questi comportamenti sono segnali della fatica del ragazzo nel superare in modo adeguato i "compiti tipici" di questa fase evolutiva: la definizione di una propria identità, la costruzione di una autonomia crescente, le gestione dei sentimenti ambivalenti verso i genitori, la comprensione e il rispetto per un corpo che sta cambiando, la gestione di pensieri, sentimenti, pulsioni, fino ad ora sconosciuti. E' importante non sottovalutare questi segnali di disagio al fine di permettere all'adolescente di riprendere nel più breve tempo possibile il suo percorso di crescita, evitando rischiosi blocchi evolutivi.
Gli adolescenti che si trovano in questa condizione possono rivolgersi alla psicoterapia per mettere a fuoco l'ostacolo che sta impedendo lo svolgersi del loro percorso di crescita e per scoprire le proprie risorse, indispensabili per il cambiamento.
I colloqui con gli adolescenti sono pensati e strutturati in modo da seguire le specifiche esigenze dei ragazzi che affrontano una delicata fase di passaggio, non più bambini ma non ancora pienamente adulti. L'adolescente è parte attiva del lavoro svolto in seduta e viene sostenuto nello sperimentare nella vita quotidiana ciò che ha appreso di sé.
La durata temporale è tendenzialmente breve, proprio perché cerca di favorire l'autonomia e il fisiologico percorso di emancipazione che un adolescente deve affrontare.